Nel 2002, i Boscimani avevano trascinato il governo del Botswana in tribunale accusandolo di averli sfrattati dalla Central Kalahari Game Reserve (CKGR) contro la loro volontà. Il processo, che diventò presto il più lungo e il più costoso della storia del paese, si chiuse il 13 dicembre 2006 con una sentenza storica, che riconobbe che i Boscimani erano stati cacciati illegalmente e che potevano quindi tornare a casa. A tre anni di distanza dal verdetto, i Boscimani sono stati costretti a intraprender una nuova causa giudiziaria per vedersi riconoscere il diritto di attingere acqua nella riserva, loro terra ancestrale. Il governo sta promuovendo il turismo nella loro terra, e ha autorizzato una società di safari a costruirvi un complesso turistico con piscina. Ma contemporaneamente, ai Boscimani viene ancora negato il diritto di accedere al loro unico pozzo, cementato dalle autorità all epoca degli sfratti, e sono costretti a compiere un viaggio di 400 km per andare a procurarsi l acqua al di fuori della riserva. Consegnando il regalo all Alto Commissariato del Botswana, Babbo Natale ha commentato: Auguro al governo del Botswana un Natale veramente felice, e spero vivamente che voglia festeggiare insieme ai Boscimani permettendo loro di esercitare il più basilare dei diritti umani: quello di accedere all acqua nella propria terra . Nel mese di marzo, anche il relatore speciale delle Nazioni Unite sui diritti dei popoli indigeni aveva visitato le comunità boscimani del Kalahari confermando la loro mancanza di accesso all acqua.