Viaggi in Argentina e Patagonia

Argentina e Patagonia

+      Argentina e Patagonia
La Cordillera Andina separa il Cile e l'Argentina e determina le differenze geografiche dei due versanti.  A Ovest l’articolatissima e sottile striscia costiera del Cile Meridionale è selvaggia, umida e coperta di foreste.  A Est la Patagonia argentina è un vasto e semiarido plateau caratterizzato dalle “mesetas”, tavolieri cui l’erosione ha dato una forma a gradoni.  La lunga catena andina nel suo viaggio verso sud perde di quota per calare, dai giganti quasi Himalayani di Aconcagua e dintorni che sfiorano i 7000 m., fino alle modeste altitudini australi delle montagne patagoniche.  Ma gli inguaribili (ormai in via di estinzione) inseguitori di alte quote non hanno di che preoccuparsi...  Le cime patagoniche sono tra le più spettacolari al mondo, tra le più inavvicinabili alpinisticamente e se il Fitz Roy è alto come la Marmolada o poco più, la sua cima è stata definita (a buona ragione) come uno dei luoghi più difficili da raggiungere sulla Terra.  E che dire del Cerro Torre, tanto irreale da sembrare finto?  Questo solo per citare le cime più note, ma ci sono ancora montagne senza nome disperse tra l’implacabile irraggiungibilità dello Hielo Continental e flagellate dalle tempeste del Pacifico.  Se l'idea di salire sulle spalle dei giganti vi stuzzica, beh, perché non andare a vedere di persona...?
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ARGENTINA E PATAGONIA
5 giorni / 4 notti
Crociere in Patagonia da € 1.638

Crociere Australis

Sali a bordo di una delle motonavi Australis e naviga lungo i canali della Patagonia per esplorare le Terre più meridionali del Continente Americano: lo Stretto di Magellano, il Canale di Beagle e Capo Horn.  Di giorno, guide naturalistiche esperte vi guideranno all'esplorazione di uno dei territori più affascinanti del pianeta: si raggiungerà la terraferma con gommoni e si inizierà la spedizione naturalistica, incentrata sulla conoscenza dell'area con particolare attenzione alla conservazione dell'ecosistema attraverso il rispetto e la salvaguardia di questi meravigliosi luoghi.  Per apprezzare pienamente l'esperienza che si andrà a vivere, vi consigliamo di porre molta attenzione anche alla scelta dell'abbigliamento che deve assolutamente prevedere dei capi impermeabili e caldi, nonchè occhiali da sole e protezione solare.  



A bordo, una fornita biblioteca vi consentirà di approfondire le vostre conoscenze sulla flora e la fauna endemica e potrete inoltre gustare tipici piatti della cucina argentina così come specialità internazionali, grazie alla formula all inclusive che vi consentirà inoltre di usufruire del servizio bar in qualsiasi momento. Da Gennaio 2018 la Motonave Stella Australis è affiancata dalla nuovissima Ventus Australis, costruita nel 2017.  Entrambe le imbarcazioni hanno una capacità di 100 cabine che possono ospitare fino ad un massimo di 210 passeggeri.  



Gli itinerari proposti sono di 4 notti e vanno da Ushuaia a Punta Arenas o viceversa; è possibile anche prenotare degli itinerari round trip di 8 notti che partono a date prestabilite da Ushuaia o da Punta Arenas.   Clicca sul Modulo Contatti di questa pagina per ricevere maggiori informazioni
Viaggi nella Natura - Crociere e Navigazioni
ARGENTINA E PATAGONIA
19 giorni / 18 notti
Crociera da € 8.370

Patagonia e Antartide: spedizione via mare

La nostra crociera salperà dalla colorata città di Valparaiso; navigheremo lungo la costa cilena del Pacifico, piena di vulcani innevati la cui immagine si riflette in splendidi laghi, fiumi impetuosi contornati da una lussureggiantevegetazione. La vastità e la bellezza incontaminata del paesaggio aspro e montuoso vi lasceranno sicuramente senza fiato! Continueremo in direzione di uno dei parchi nazionali più spettacolari del mondo per poi approdare ai fiordi del Cile. Questa zona selvaggia e remota è quasi disabitata, e le sue le montagne si tuffano in acque ghiacciate. Le ripide vallate con montagne innevate fanno da sorprendente contrasto ad un'area altrimenti verde e ricca di fauna selvatica. Capo Horn è un luogo mistico dove si incontrano gli oceani: qui, meteo permettendo potremmo anche attraccare e scendere a terra. A seguire, attraverseremo il pericoloso Passaggio di Drake in Antartide per giungere alle maestose distese ghiacciate del sud. In Antartide cercheremo di fare attracchi in diversi posti. Pinguini, foche, balene e grandi stormi di uccelli marini contribuiscono con la loro presenza a dare vita a questo paesaggio surreale e suggestivo. Vi porteremo a riva per visitare alcuni dei più straordinari habitat della fauna selvatica del continente antartico. Potreste anche avere la possibilità di andare in kayak nelle gelide acque dell'Antartide. E mentre a bordo della nostra confortevole nave potrete ascoltare le conferenze dei nostri esperti in relazione alla ricca storia dell'Antartide, così da potervi gustare in maniera più approfondita tutto quello che incontrerete nel corso della vostra crociera. Attraverseremo quindi nuovamente il Passaggio di Drake, prima di concludere la nostra spedizione nella meravigliosa città australe di Ushuaia.
Viaggi nella Natura - Crociere e Navigazioni

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INFORMAZIONI E NOTIZIE UTILI

VISTO E FORMALITA' DI INGRESSO

Passaporto: necessario, in corso di validità.  Le competenti autorità locali non richiedono che il passaporto abbia una durata residua minima.  Considerato tuttavia che il limite per i soggiorni turistici è di 3 mesi, con possibilità di chiedere una proroga fino a sei mesi, si consiglia di viaggiare con un passaporto che abbia una durata residua di almeno 6 mesi.

Visto d’ingresso: non necessario per soggiorni turistici inferiori a tre mesi. Per le informazioni più aggiornate su passaporto, visti, formalità doganali e informazioni valutarie cliccate qui. Sarete reindirizzati alla pagina della Farnesina Viaggiare Sicuri, che viene costantemente revisionata e offre informazioni aggiornate in tempo reale.

FUSO ORARIO

La differenza di fuso orario è di 4 ore in meno rispetto all'Italia durante l'ora solare, 5 ore in meno quando è in vigore l'ora legale.

MONETA

L'unità monetaria è il Peso, diviso in 100 centavos.  Per una quotazione aggiornata del cambio EURO-ARS, cliccate qui

TELEFONIA

Il prefisso dell'Argentina è 0054.  Per chiamare l'Italia dall'Argentina digitare il prefisso 0039.


CLIMA

Data la sua vasta estensione territoriale, è impossibile stabilire un unico tipo di clima per l'intera Argentina.  Un primo dato importante che vale la pena segnalare è che l'Argentina si trova nell'emisfero Sud e quindi le sue stagioni sono invertite rispetto alle nostre.  In maniera generale, si può dire che le regioni a nord-est godono di un clima subtropicale, mentre a sud, nella Terra del Fuoco, il clima è decisamente più freddo.  Il clima migliore a Buenos Aires si trova tra fine settembre ed inizio dicembre, ma naturalmente ci si può andare durante tutto l'anno.  Per quanto concerne il Perito Moreno e la zona di Santa Cruz, il periodo migliore è in estate (da dicembre a febbraio), mentre per visitare la zona di Iguazù il periodo migliore corrisponde alla primavera dell'emisfero australe in virtù del fatto checaldo e umidità sono meno opprimenti. La Patagonia è spesso battuta dai venti e durante l'inverno, man mano che si scende verso sud, le temperature sono piuttosto basse.  Se, come spesso accade, vi sposterete nel corso del vostro soggiorno in Argentina dal centro al nord e da nord a sud, o viceversa, incontrerete climi differenti, ma potrete partire in qualsiasi momento dell'anno.


IGIENE, SALUTE E VACCINAZIONI

Gli standard qualitativi delle strutture sanitarie, pubbliche e private sono, nel complesso, soddisfacenti.  L’assistenza a pagamento è di ottimo livello.  La febbre dengue è endemica nel Paese.  Il diffondersi della malattia è infatti legato alle elevate temperature della stagione estiva.  Nei mesi invernali il rischio di contagio è alquanto basso.  Si segnalano isolati casi di febbre emorragica nella zona rurale di Santa Fe' e di tubercolosi nella circoscrizione consolare di Bahia Blanca.  Per informazioni relative alle misure preventive da adottare contro le punture di zanzara, durante la permanenza nel Paese, si consiglia di consultare le informazioni sanitarie Misure preventive contro malattie trasmesse da puntura di zanzara.  Si consiglia di adottare le normali misure igieniche e le necessarie precauzioni sanitarie.

Vaccinazioni obbligatorie: nessuna.  Si consiglia la vaccinazione contro la febbre gialla a coloro che intendano visitare la zona delle cascate di “Iguazu” quando il soggiorno è più lungo di quindici giorni.


LINGUA, POPOLAZIONE E RELIGIONI

La lingua ufficiale è lo spagnolo.  La religione prevalente è il cattolicesimo.  La maggior parte degli argentini sono discendenti di coloni europei, ma vi sono comunità native che constano di circa 500.000 individui sparsi in varie zone da nord a sud del paese, appartenenti a circa 20 gruppi etnici differenti.

PATENTE

In Argentina è sufficiente la patente italiana in corso di validità. 

STRADE, DISTANZE E PERCORSI

Se desiderate guidare in Argentina, vi occorrerà munirvi di patente internazionale ( modello conforme alla convenzione di Ginevra 1949 oppure Vienna 1968). E' importante, nel caso di noleggio auto, di stipulare delle assicurazioni temporanee. Indossare la cintura di sicurezza è obbligatorio ed i bambini di età inferiore ai 10 anni, non possono sedere sui sedili anteriori. Ricordiamo che a Buenos Aires ed in molte altre province, è obbligatorio guidare con i fari accesi anche di giorno. Di notte, sia in autostrada che nelle zono rurali, è obbligatorio guidare con i fari abbaglianti. Le autostrade sono quasi tutte a pagamento.
Data l'estensione del Paese, ci sono alcune distanze che conviene coprire in aereo. Un'altro mezzo di trasporto molto utilizzato in Argentina sono gli autobus; esiste infatti una rete di collegamenti tra le principali città.

ABBIGLIAMENTO

Abbigliamento sportivo e comodo, sia per quanto concerne i vestiti che le scarpe. Non dimenticate infatti che spesso, durante le escursioni, si cammina e quindi una calzatura comoda risulta essere fondamentale. Per recarsi nelle regioni del Sud, a prescindere dalla stagione, consigliamo abiti più pesanti in quanto le temperature sono più basse. Naturalmente, se vi trovate a Sud durante l'inverno (argentino) è fondamentale essere provvisti con abbigliamento adeguato ad inverni rigidi e nevosi. E' importante non dimenticare una giacca a vento che risulterà comoda durante molte escursioni.

CIBO E BEVANDE

L'Argentina richiama alla mente immediatamente l'ottima carne, in particolar modo quella bovina, vanto nazionale, che è infatti il principale piatto del Paese; l'Asado argentino viene cucinato in diversi modi, ma il più popolare rimane quello alla griglia.  Anche il pesce non è male.  Tra i piatti caratteristici troviamo le Empanados, una pasta ripiena di carne, a volte di pollo, con cipolla, perperoncino e uova.  Altra specialità è il Locro, uno stufato di mais con zampe di maiale, trippa, fagioli secchi e zucca.  Per quanto concerne le bevande, una nota speciale meritano i vini, ormai famosi in tutto il mondo, specialmente quelli che provengono dalla regione vinicola per eccellenza: Mendoza.  C'è poi il "mate", che è più di una bevanda: si tratta infatti di un vero e proprio rituale, sia nella preparazione che nella degustazione.  Un momento da condividere con parenti, amici e colleghi.  Probabilmente per chi lo assaggerà per la prima volta, sarà difficile mandare giù questo forte infuso, che si beve in gruppo da una zucca con una cannuccia di metallo.  E' comunque una delle tradizioni del Paese.

ACQUISTI

Se trascorrete qualche giorno a Buenos Aires, oltre a scoprire le bellezze della città, sicuramente risulterà piacevole dedicarsi un po' allo shopping. Come in tutte le grandi città non mancano certo centri commerciali con firme locali e di fama mondiale. Nel "barrio" (quartiere) di Microcento, la meta ideale è Florida, una strada pedonale brulicante di gente che si dà allo shopping, ma la principale arteria cittadina per gli acquisti è Avenida Santa Fe. A Buenos Aires, per gli amanti dell'antiquariato, è d'obbligo poi fare un giro nel quartiere di San Telmo. Se siete interessati invece alla pelletteria, Calle Murillo è l'indirizzo da raggiungere.

INFORMATIVA OBBLIGATORIA

Comunicazione obbligatoria ai sensi dell'art. 17 legge 38/2006: "La Legge italiana punisce con la pena della reclusione i reati inerenti alla prostituzione ed alla pornografia minorile, anche se gli stessi sono commessi all'estero."

ALBUM FOTO

BLOG, RACCONTI E ARTICOLI

Patagonia express

La Patagonia è considerata da molti la terra della libertà e della solitudine più estreme ed è con questa idea che decidiamo di partire.  Il nostro viaggio toccherà varie zone dell'Argentina e del Cile, ma comprenderà anche questo lembo di terra così affascinante nel sud del mondo.  Arriviamo a El Calafate dopo un viaggio estenuante via terra, ma ne vale la pena, perché la zona dei ghiacciai, primo fra tutti il famoso Perito Moreno, è incredibile, così come si rivela un esperienza entusiasmante atterrare ad Ushuaia.  Quando inizia la discesa, al di sotto delle nuvole, ci ritroviamo improvvisamente ad osservare intimoriti l imponenza delle montagne che ci circondano.  La neve ricopre le cime e, avvicinandoci sempre di più alla superficie, sotto i nostri occhi ci sembra di osservare una carta geografica: canali tortuosi che s insinuano come dei serpenti nella terra.  Siamo arrivati ad Ushuaia, la città alla fine del mondo, come non credere a questa affermazione?! L'atmosfera che si respira ci fa immaginare come doveva essere quando arrivarono i primi coloni, galeotti obbligati a scontare qui la loro pena a vita.  Non c''era nessuna possibilità o speranza di fuga in questo luogo così remoto ed ostile.  Eppure ora noi riusciamo a goderci la bellezza del Parco della Terra del Fuoco anche se, i danni fatti dai castori, sono talmente evidenti da stravolgere il paesaggio circostante.  Lasciamo Ushuaia per Punta Arenas, entrando così nella Patagonia cilena.  Anche qui l'aspetto è quello di una cittadina estrema: al porto immense navi oceanografiche sono pronte a salpare per l'Antartide.  Ci sembra di essere arrivati ad un punto al di là del quale non c'è più niente.  Ed è un'esperienza particolare anche il tragitto in bus fino a Puerto Natales: chilometri e chilometri di terra piatta e desolata, in cui la polvere penetra in ogni poro e la sensazione di essere abbandonati è tangibile.  Da Puerto Natales visitiamo un altro parco che meriterebbe da solo un viaggio: il Parco Torres del Paine.  Le possibilità di effettuare dei trekking sono le più disparate, se il tempo lo consente, ed infatti noi non siamo così fortunati e la pioggia non ci concede tregua per tutto il giorno.  Quale migliore scusa per tornare nuovamente in Patagonia?!



Alessandra Rossi


LEGGI
La Boca - coloratissimo quartiere di Buenos Aires
Più di quarantamila dei quasi tre milioni di abitanti di Buenos Aires vivono nelle coloratissime case del quartiere La Boca, sul fiume Riachuelo. Il nome del quartiere, letteralmente la bocca, deriva dal fatto che il quartiere sorga sulla  bocca  del Riachuelo, dove questo si immette nel Rìo de la Plata. Il quartiere si trova a pochi chilometri dal centro di Buenos Aires, e ci si può tranquillamente arrivare tramite la via Defensa, strada che attraversa vari quartieri della città. In epoca coloniale il quartiere non era nient altro che un assembramento di baracche in cui trovavano alloggio gli schiavi africani portati nel nuovo continente, ma fu verso la fine del XIX secolo che La Boca cominciò a diventare il quartiere che è oggi, cioè quando iniziarono ad arrivare gli immigrati italiani e spagnoli, in particolare genovesi. L identità genovese si è sempre sentita molto a La Boca, come testimoniano le curiose vicende che portarono, tra il 1876 e il 1882, alla proclamazione della República Independiente de La Boca, con tanto di atto formale inviato al Re d Italia Umberto I di Savoia. Quella che era cominciata, in clima elettorale, come una battaglia per la gestione autonoma del quartiere e del porto era diventata una lotta per l indipendenza territoriale, che si sedò solo con l intervento del Presidente della Repubblica e dei generali, e che si concluse con l ammainabandiera del vessillo di Genova e alla fine della baldanzosa  repubblica indipendente . Ancora oggi però le origini genovesi non sono state dimenticate dagli abitanti, che si chiamano Xeneizes, ovvero Genovesi, plurale modellato sul castellano del termine dialettale ligure Zeneize. Il quartiere conserva ancora oggi la sua natura di quartiere operaio (e alle volte malfamato, non è infatti sicuro avventurarsi nelle zone più periferiche e povere) ed è estremamente caratteristico, in particolare nella zona del Caminito, la via più conosciuta del quartiere, sempre brulicante di vita. Passeggiando ci si imbatte in continuazione in bancarelle che vendono oggetti di artigianato, artisti di strada e ballerini di tango, e addirittura in partitelle di calcio estemporanee. Le casette colorate sono sicuramente la parte più iconica degli scorci de La Boca, e come abbiamo già visto succedere per questo quartiere, la storia dietro di essi è curiosa e interessante: era infatti usanza per gli immigrati tinteggiare le case con la colorata vernice avanzata dalla pittura delle navi per il trasporto merci che navigavano il fiume Riachuelo. Ma si diceva del calcio, che come si sa in Sudamerica è più una religione che uno sport, e La Boca non fa certo eccezione, anzi. La famosa squadra Boca Juniors prende il nome proprio da questo quartiere infatti, dove ha la sua sede la società sportiva omonima. La popolarissima squadra del Boca, terza squadra al mondo per titoli internazionali vinti, fu qui fondata nel 1905 dagli emigranti genovesi, così come l altra famosa squadra di Buenos Aires, il River Plate, fondata nel 1901. Insieme al calcio, l altra grande passione di Boca è sicuramente il tango, e sebbene, come si diceva, non sia raro vedere ballerini di tango esibirsi per le strade del quartiere, qui si trova anche il centro culturale Usina del Arte, una sala per spettacoli che ospita, oltre a spettacoli teatrali e musicali, il Tango Buenos Aires Festival y Mundial, festival di danza che si propone di preservare la tradizione del tango e di portarla ad una platea internazionale. Il lato culturale di Boca ha infine anche un altro asso nella manica, la Fundación PROA, un museo di arte contemporanea in un edificio storico italiano vicinissimo al Caminito, completamente ristrutturato sulla fine del XIX secolo.
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In viaggio di nozze alle Isole Falkland
Quando parlando con amici e parenti comunicavamo loro la meta di quello che sarebbe stato il nostro viaggio di nozze, le reazioni dei nostri interlocutori erano delle più varie, ma tutte improntate alla meraviglia rispetto ad una scelta così poco consueta. "Falkland? Ma dove stanno?" era la domanda più frequente che ci rivolgevano, perché la maggior parte di loro non erano in grado di collocarle geograficamente in un'area precisa. Alcuni le pensavano nel Pacifico, altri giustamente nell'oceano Atlantico ma non sapevano dire bene a quale latitudine. Qualcun altro le ricordava vagamente come teatro di un recente conflitto bellico tra la Gran Bretagna e l'Argentina ma pochissimi di loro sapevano come era finita quella strana guerra. Tutti però infine ci ponevano un'altra domanda "ma che ci andate a fare?" Già, che ci si va a fare su delle isole di fronte alla Patagonia argentina, poco sopra il continente antartico, spazzate quasi costantemente da venti che i naviganti chiamano affettuosamente "i quaranta ruggenti"? In effetti se si amano i luoghi esotici alla moda, affollati di "bella gente" e con alberghi di lusso dove far sfoggio di guardaroba firmati, le isole Falkland non rappresentano, almeno per il momento, il massimo in tal senso. Ma se si coltivano interessi naturalistici, con propensione per gli ambienti delle latitudini estreme, dove l'impatto antropico è quasi nullo, allora ci si spiega come mai questo insieme di isole sperdute può rappresentare una meta di particolare interesse. L'arcipelago è costituito da due isole principali di discrete dimensioni e dal profilo molto frastagliato, e da altre settecento isole più o meno piccole, parecchie delle quali grandi non più di uno scoglio. La popolazione residente, quasi tutta di origine inglese, ammonta a poco più di duemila abitanti, dei quali almeno 1200 residenti nella capitale Port Stanley, e occupati nei servizi essenziali. Gli altri sparsi nelle fattorie, perlopiù sono dediti all'allevamento delle pecore. Vi sono anche circa duemila soldati, quasi tutti segregati nella base aerea di Mount Pleasant, in attesa di una nuova eventuale, quanto ipotetica, invasione argentina. A dire il vero sembrano come i personaggi del libro di Buzzati "il deserto dei tartari" che aspettano un nemico inesistente. Da tutto questo si può capire come la presenza umana sia molto contenuta e in alcune isole quasi trascurabile o del tutto assente. Ciò ha consentito la conservazione di alcuni ambienti unici con una ricchissima e particolare fauna. Spiccano in tal senso una sessantina di specie di uccelli che stabilmente vi si riproducono, comprese cinque specie di pinguini. Molto interessanti sono anche le presenze di mammiferi marini, tra i quali è doveroso citare le colonie di leoni e di elefanti marini. Quello che sorprende quindi è la diversità di specie, non comune a queste latitudini, legate tra di loro in una catena alimentare che trae dagli organismi marini la sua fonte principale di energia. Non è difficile immaginare quale abbondanza di alghe e di krill sia presente in questa parte di oceano Atlantico. Da non perdere assolutamente l'isola di Sea Lion, una delle più a sud, che si raggiunge solo con un volo della locale compagnia interna, la FIGAS, su aerei a sette posti. Lunga solo una decina di chilometri e larga un paio, nell'unica minuscola fattoria presente è stato costruito un piccolo lodge di particolare bellezza, con una dozzina di posti letto. Su quest'isola Jenny Luxton accoglie i suoi ospiti con calore e cordialità più mediterranee che britanniche. Appassionata naturalista svela a tutti i luoghi più suggestivi dove nidificano le varie specie e volentieri accompagna i suoi ospiti, con l'unica Land Rover che esiste, in un giro di esplorazione. L'isola racchiude un concentrato della fauna delle Falkland, con colonie di pinguini papua, di pinguini Maggellano e gli incredibili pinguini Rockhopper veri piccoli freeclimber dai caratteristici ciuffi gialli come sopraccigli, che ogni sera ritornano alla loro colonia scalando alcune decine di metri di una falesia a picco sul mare. Ci sono i nidi degli eleganti cormorani imperiali e di quelli di Maggellano, i nidi dei caracara striati e quelli crestati , rapaci comuni da queste parti che non esitano ad attaccare i turisti più indiscreti. Vi sono anche coppie di falchi pellegrini che volteggiano sulla spiaggia dove gli enormi maschi di leoni marini si crogiolano al sole, quando c'è. Si può passeggiare quasi ovunque, stando comunque attenti a non finire faccia a faccia con gli elefanti marini che riposano vicino alle spiagge dell'isola. Giorni indimenticabili quelli di Sea lion per chiunque ami questo tipo di emozioni, per i fotografi naturalisti che rimarranno sorpresi dalla quantità e dalla bellezza della fauna locale e da come abbia un minima distanza di fuga, tanto da rendere quasi inutili i teleobiettivi sopra i 300 mm. Pochi lo sanno ma queste isole vennero visitate da Darwin nel suo famoso viaggio a bordo del Beagle, ed impressionarono notevolmente il famoso naturalista quanto le più famose Galapagos. Tutto sommato rappresentano ancora oggi uno degli ambienti meno alterati e più interessanti da vedere e da conoscere. Insomma uno dei posti dove vale la pena di Viaggiare per conoscere. Paola Calvetti e Umberto Ruvolo
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Via dei Campani, 63
00185 Roma
tel.: 064941161
fax: 064940472
info@darwinviaggi.com
 
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