Tutte le forme dell'arte: il National Arts Festival in Sudafrica
Guardando alla quantità di festival, fiere, sagre e celebrazioni assortite che hanno luogo ogni anno in Sudafrica una cosa appare subito chiara: i Sudafricani sanno come divertirsi. Praticamente ogni centro urbano ha la sua carrellata di eventi distribuiti nel corso dell'anno, feste e sagre che comprendono rappresentazioni e spettacoli pittoreschi e variegati. Un ruolo di primo piano in queste celebrazioni spetta al cibo e, in misura forse anche maggiore, alla musica.
Una delle manifestazioni più famose della nazione è, a ragione, il National Arts Festival (NAF) che ha luogo nella città universitaria di Grahamstown. Per dare un'idea del peso della manifestazione, basterà dire che è la più importante occasione di celebrazione delle arti dell'intero continente. Il programma del festival, organizzato con cadenza annuaria a cavallo tra giugno e luglio, include infatti una grande varietà di espressioni artistiche, a cominciare dalla musica, con il jazz a farla da padrone, per passare poi al teatro nelle sue varie declinazioni, al cinema, al balletto e al cabaret, alle mostre d'arte e dell'artigianato, e finire poi con una serie di attività accessorie quali workshop, tour della città e lezioni, più una sezione interamente dedicata ai bambini. Grazie all'ampia offerta di attività più o meno legate al mondo dell'arte, durante le 11 giornate del festival la piccola città universitaria viene invasa da visitatori e artisti provenienti da ogni parte del mondo.
Ciò che rende così speciale l'NAF è probabilmente il peculiare clima di libertà e fervore culturale che qui si respira. Nel corso della storia il festival ha sostenuto l'importante ruolo di roccaforte del pensiero libero, grazie ad una politica di inclusività (il festival è sempre stato aperto a chiunque a prescindere da razza, sesso, religione, ecc.) e di censura zero sulle opere presentate che questo ha perseguito. Si capisce quindi facilmente come in periodi di tensione politica, quali furono gli anni dell'apartheid, esso costituì un focolaio di proteste e discussioni politiche e come ancora oggi esso sia una culla per le avanguardie artistiche e un'incubatrice di nuove idee.
Dal 1974, anno inaugurale, il festival è stato regolarmente celebrato ogni anno, fatta eccezione per il 1975, e da allora ha continuato a crescere e svilupparsi, ospitando sempre più artisti e performance. La manifestazione ha inoltre cercato di ampliare ulteriormente il suo impatto puntando a darsi anche un valore sociale, ad esempio mettendo in contatto i giovani manager artistici con professionisti che potessero istruirli, oppure istituendo corsi speciali per ragazzi provenienti da realtà disagiate o ancora con il volontariato degli artisti in strutture quali ospedali, cliniche e case di riposo.
Il festival avrà luogo quest'anno dal 30 giugno al 10 luglio; sul sito ufficiale, in inglese, si possono trovare ulteriori informazioni su questa importante manifestazione, inclusa una dettagliata sezione Travel & Stay.
*Tutte le immagini nell'articolo provengono dal sito ufficialehttps://www.nationalartsfestival.co.za/