Kenya
Kenya
Safari in Swahili significa viaggio. Questa è la lingua dell'Africa orientale e il Kenya è la patria del safari. I suoi vari ecosistemi e paesaggi significano che in Kenya esistono le specie animali più diverse di qualsiasi altro paese in Africa. Questa è stata la terra che ha dato origine al safari, residenza naturale di celebrità, dei cacciatori di selvaggina del diciannovesimo secolo e rimane la destinazione safari più spettacolare dell’Africa subsahariana. Praterie lussureggianti, steppe infuocate e foreste fluviali e ancora altopiani e brughiere, rilievi montani dalle vette innevate, offrono una sorprendente varietà di habitat che comprendono l'intera gamma dell’ East Africa e un'altrettanto vasta scelta di opzioni per viaggiare in Kenya. Situato a cavallo dell'Equatore, il Kenya si estende dalle barriere coralline dell'Oceano Indiano e le spiagge di sabbia bianca, alla colossale Rift Valley, con un territorio immenso di grande varietà e bellezza naturale eccezionale. Sul suo territorio vivono almeno 40 diversi gruppi etnici africani (tra cui le popolazioni Kikuyu, Luhya, Kalenjin, Luo, Kamba, Kisii, Meru e Embu, Mijikenda, Swahili, Turkana e Masai) che parlano una varietà di lingue madri. Le ondate di migrazione nei secoli dal nord e dal sud del continente hanno portato il Kenya a diventare uno dei paesi africani più diversificati sul piano culturale e linguistico, un vero crocevia di culture e tradizioni.
VISTO E FORMALITA' DI INGRESSO
Passaporto: necessario, con validità residua di almeno sei mesi al momento della richiesta del visto. Occorre altresì essere in possesso di un biglietto aereo di andata e ritorno. All'ingresso nel Paese, viene apposto un timbro sul passaporto, dal quale risulta la durata del soggiorno. Si consiglia al turista di dichiarare il periodo effettivo del soggiorno in Kenya e di controllare il timbro apposto sul passaporto; la proroga del soggiorno può essere ottenuto solo presso gli uffici competenti per l'immigrazione. Le sanzioni per il mancato rispetto di tale procedura possono arrivare anche all'arresto. Per entrare in Kenya il passaporto deve avere almeno un’intera pagina bianca, al fine di poter apporre il visto d’ingresso. In caso contrario, i viaggiatori potrebbero non essere accettati nel Paese e fatti rientrare in Italia con il primo volo utile. Per le eventuali modifiche relative alla validità residua richiesta del passaporto si consiglia di informarsi preventivamente presso l’Ambasciata o il Consolato del Paese presente in Italia o presso il proprio Agente di viaggio.
Visto d'ingresso: necessario; le categorie di visto sono le seguenti:
Le Autorità keniane hanno annunciato l’introduzione di una procedura online per dotarsi di visto elettronico. E’ auspicabile seguire tale procedura, accessibile al seguente link (esclusivamente in lingua inglese). Le Autorità kenyane hanno indicato che sarà ancora possibile richiedere il Visto presso le Ambasciate del Kenya accreditate nel Paese di residenza e in aeroporto. A tal proposito, si attira l’attenzione sul fatto che le Autorità keniane accettano il pagamento dei relativi diritti in dollari statunitensi di recente emissione. Il pagamento puó essere effettuato anche con equivalente ammontare in Euro. Per ulteriori informazioni, si consiglia di rivolgersi all’Ambasciata del Kenya a Roma, competente per il rilascio del Visto d’ingresso.
Per le informazioni più aggiornate su passaporto, visti, formalità doganali e informazioni valutarie cliccate qui. Sarete reindirizzati alla pagina della Farnesina Viaggiare Sicuri, che viene costantemente revisionata e offre informazioni aggiornate in tempo reale.
FUSO ORARIO
La differenza di fuso orario è di 3 ore in più rispetto all'Italia da ottobre a marzo, 2 ore in più quando in Italia vige da marzo a ottobre, che si riduce a 1 sola ora in più quando in Italia vige l'ora legale.
MONETA
La valuta locale è lo Scellino kenyota (Ksh o Kes). Per una quotazione aggiornata del cambio EURO-KES, cliccare qui. I maggiori alberghi ed i principali negozi accettano le carte di credito più comuni. Esistono sportelli per il prelievo di moneta contante appartenenti ai circuiti internazionali (es. Cirrus).
TELEFONIA
Il prefisso internazionale del Kenya è lo 00254. Per chiamare dal Kenya l'Italia comporre lo 0039. Nel Paese è diffusa la rete di telefonia cellulare GSM che fornisce servizi di collegamento Internet senza fili anche a tecnologia 3G. Esistono tre operatori di telefonia mobile: Safaricom, Airtel, Telkom.
CLIMA
Esistono due stagioni umide: indicativamente da marzo a maggio (grandi piogge) e da ottobre a dicembre (piccole piogge); le piogge hanno carattere intermittente. La stagione più calda in generale va da gennaio ad aprile; sulla costa vi è un clima caldo anche nei mesi di settembre e ottobre. L'escursione termica nella regione degli altopiani (dove si trova anche la Riftt Valley) è piuttosto elevata.
IGIENE, SALUTE E VACCINAZIONI
I costi delle cure di livello europeo e degli eventuali rimpatri sanitari sono elevatissimi. Le strutture medico-ospedaliere richiedono tassativamente, ancora prima dell’accettazione anche per interventi di emergenza, la garanzia di copertura delle spese di degenza.
Malattie presenti: le principali malattie endemiche presenti in Kenya sono: amebiasi, giardia, parassitosi intestinale, tifo, epatite A, schigellosi, malaria e colera. Le malattie endemiche più rare sono la bilarzia e la tripanosomiasi (malattia del sonno). La malaria è presente nella zona costiera, nelle aree prossime al Lago Vittoria e in alcuni parchi, soprattutto durante la stagione delle piogge (marzo-giugno, ottobre-novembre) e immediatamente dopo. Si consiglia in ogni caso, dietro parere medico, una profilassi preventiva e, qualora si dovessero manifestare sintomi quali febbre alta, dolori alle ossa o influenza in generale, di rivolgersi immediatamente ai medici locali per un'eventuale e specifica terapia antimalarica evitando di ricorrere ad antibiotici generici. Si segnalano recenti casi di colera e di contagio con acque contaminate. I focolai sembrano essere limitati alle Contee di Migori e Homa Bay, anche se limitati casi sono stati segnalati anche nella capitale. Si segnala inoltre un focolaio epidemico di chikungunya nel distretto di Mandera Est. Avvertenze: Al fine di evitare infezioni gastro-intestinali si consiglia di: - non mangiare cibi crudi, anche negli alberghi e nei ristoranti; - bere solo bibite in bottiglia o acqua filtrata, senza aggiungere ghiaccio; - evitare di acquistare cibi da bancarelle per strada. Vaccinazioni obbligatorie: il certificato di vaccinazione contro la febbre gialla è obbligatorio per i viaggiatori provenienti dai Paesi a rischio di trasmissione della malattia. Esso è richiesto indistintamente anche ai viaggiatori in solo transito aeroportuale presso tali Paesi (es. transito all'aeroporto di Addis Abeba). In alcuni casi le Autorità aeroportuali hanno permesso la vaccinazione all'arrivo direttamente in aeroporto.
LINGUA, POPOLAZIONE E RELIGIONI
Inglese, kiswahili; sulla costa è diffuso l’italiano. Le religioni più diffuse sono il cristianesimo, nelle varie confessioni protestante, quacchera, cattolica e ortodossa, seguito da Islam e animismo.
PATENTE
Per guidare in Kenya è richiesta la patente internazionale (convenzione di Ginevra 1949 o Vienna 1968).
STRADA, DISTANZE E PERCORSI
Assicurazione auto: RC temporanea, ottenibile all'arrivo (presso agenzie nel porto se l'arrivo è via nave o presso altre compagnie assicuratrici o un ufficio dell'AA del Kenya se con arrivo via terra). Documenti per veicoli importati temporaneamente: è obbligatorio il carnet di passaggio in dogana per veicoli importati temporaneamente. Ulteriori informazioni qui. In alternativa, bisogna pagare una cauzione uguale all'importo dei diritti doganali. Guida a sinistra. Tasso alcolemico: Limite massimo consentito 0,08%. La guida in stato di ebbrezza è considerata un reato. Equipaggiamento obbligatorio: cinture di sicurezza, triangolo.
ABBIGLIAMENTO
Per i safari consigliamo abbigliamento pesante, maniche lunghe, pantaloni lunghi e scarpe chiuse per la sera; durante il safari di giorno tenete sempre a portata di mano una maglia a maniche lunghe, poichè le jeep sono aperte e quindi il vento si fa sentire; tenete anche a portata di mano un paio di ciabatte o di scarpe aperte comode, poichè le ore da trascorrere in jeep sono parecchie ed è meglio avere i piedi comodi, mentre quando si scende dalla jeep è meglio indossare scarpe da ginnastica o comunque chiuse. Tenete sempre con voi un repellente antizanzare in spray che vi sarà utile sia durante il game drive che durante le serate. Per i game drive sotto il sole consigliamo di portare cappello e occhiali da sole.
SICUREZZA
La riconciliazione tra la maggioranza e l'opposizione, avvenuta nel mese di marzo 2018, ha radicalmente cambiato la situazione politica del Paese, portando ad una generale distensione del clima politico e sociale e dando un nuovo slancio alle attivita' economiche. Permane, tuttavia, un livello elevato di criminalita' comune nei maggiori centri urbani (Nairobi e Mombasa) dove possono verificarsi aggressioni, anche a mano armata, senza discriminazione tra cittadini keniani e stranieri.
CIBO E BEVANDE
La cucina kenyota è molto vasta e ricca di scelte. Uno dei piatti tipici (anche se l'origine dello stesso è somala) sono certamente i Sambusa. I Sambusa sono dei fagottini di forma triangolare ripieni di carne macinata speziata e da vari tipi di verdura che possono variare a seconda della zona in cui vengono preparati.
ACQUISTI
Si possono acquistare interessanti oggetti di artigianato, sia in legno che tessuti, dipinti ed anche gioielli. Nei mercatini presenti sulle strade, nei piccoli negozi posti all'interno dei villaggi o anche ai confini delle spiagge, è possibile acquistare deliziosi oggetti in legno che raffigurano animali della savana, pesci e paesaggi africani. Vengono tutti intagliati e dipinti a mano e per la loro realizzazione viene utilizzato legno di pregio.
INFORMATIVA OBBLIGATORIA
Comunicazione obbligatoria ai sensi dell'art. 17 legge 38/2006: "La Legge italiana punisce con la pena della reclusione i reati inerenti alla prostituzione ed alla pornografia minorile, anche se gli stessi sono commessi all'estero."
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Il viaggio inizia partendo in auto fuoristrada da Nairobi con prima destinazione il Meru National Park, situato a circa 350 chilometri, si prosegue per la Loisaba Conservancy, situata nel nord della Greater Laikipia Area e con una sosta al lago Nakuru sulla strada verso Ovest, si raggiunge il famoso Masai Mara, teatro di uno dei fenomeni naturali più spettacolari del East Africa, come la grande migrazione.
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Safari in Africa
Così scriveva Ernest Hemingway: "Una sola cosa allora volevo: tornare in Africa. Non l'avevo ancora lasciata, ma ogni volta che mi svegliavo di notte, tendevo l'orecchio, pervaso di nostalgia". Questo safari, uno dei preferiti di Micato, è un tributo non solo alla capacità che l'Africa ha di rapire i nostri cuori, ma anche al vecchio stile accogliente dei safari ai tempi di Hemingway, con solo tre campi tendati e 5 voli che vi faranno entrare in intimità con i paesaggi africani. Dalla spettacolare frontiera settentrionale della Riserva Nazionale Samburu in Kenya, attraverserete il Masai Mara-Serengeti per giungere nel massiccio cratere del Ngorongoro; visiterete poi la zona preferita da Hemingway, il Lake Manyara, percorrendo strade poco frequentate in un viaggio che ricorda i giorni dei safari di un tempo.
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Un altro Kenya è possibile. Di Antonello Bacci
Racconti di Viaggio
Ora, la cosa spiazzante è l'itinerario. Perché magari ti aspetti di leggere Masai Mara (spoiler: c'è), Amboseli, Lake Naukuru, Samburu (parco negletto ma assolutamente straordinario), e invece i nomi delle aree da visitare non ti dicono molto. Così inizi a chiederti se davvero ne valga la pena e se non stai andando incontro a una delusione. D'altronde, pensi, se non ci va quasi nessuno un motivo ci sarà. O forse no.
Si parte, prima tappa Lake Naivasha. Elsamere Lodge, la leonessa Elsa, Nata Libera per chi ricorda ancora la TV in bianco e nero. Bellissimi panorami, risveglio favorito, diciamo così, dal verso delle tantissime aquile pescatrici africane appollaiate sugli alberi. Essendo a sole due ore di macchina da Nairobi, i locali non disdegnano una gita sul lago, che comunque difficilmente potrebbe essere definito come affollato. Come primo impatto, siamo piacevolmente sorpresi dalla varietà e dalla quantità di uccelli, oltre che dalla facilità di avvistamento (peraltro i laghi da questo punto di vista raramente deludono). Neanche il tempo di scendere dalla barca, e via che si risale in macchina. Prossima tappa…
…Il Masai Mara. Lo avevo già visitato anni fa nello stesso periodo e mi era piaciuto moltissimo, ora lo ritrovo completamente diverso. La stagione delle piogge non è ancora finita quest'anno, il cielo azzurrissimo è venato di nuvole bianche, la temperatura è piacevolmente fresca e si dorme che è un piacere. La stagione, tra l'altro, è ideale: molte specie di uccelli si mostrano nel loro piumaggio nuziale ed è uno spettacolo cui è difficile restare indifferenti. Siamo spesso soli, in giro per il parco, vuoi perché ci addentriamo in zone meno battute (ma non meno belle) o perché la ricerca ossessiva dei felini calamita molte delle macchine negli stessi posti. Tra avvistamenti alati, battute di caccia delle iene, ghepardi sonnolenti e branchi di elefanti le giornate volano, ed è già ora di voltare pagina.
Misteri del turismo. Perché quando arriva l'ora di pranzo, al Ruma National Park, ci rendiamo conto di essere l'unica jeep nel parco. Intorno a noi, giraffe elefanti e rinoceronti ricambiano il nostro sguardo sconcertato, mentre ci dirigiamo verso una delle poche aree al mondo dove osservare la bellissima antilope roana (non facilissimo, comunque). L'avifauna è clamorosa, e se la coppia di turachi di Ross che ci sorvola ci lascia a bocca aperta il resto degli avvistamenti non è certo da meno. È vero, non ci sono i felini. Ma la famiglia di rinoceronti con cucciolo che ci blocca la strada non ce li fa rimpiangere, per oggi.
Che il Kenya fosse, in tempi neanche troppo remoti, una colonia britannica è cosa nota. Ma alloggiare al Rondo Retreat Centre, nel bel mezzo della foresta di Kakamega, resta nondimeno un'esperienza straniante a dir poco. Un'affascinante struttura di metà novecento circondata da giardini all'inglese, oggi centro di preghiera, con un ristorante in cui camerieri di colore servono, in guanti bianchi, dell'ottimo cibo inglese (qualcuno avrà colto l'ossimoro). La foresta pluviale ospita primati e mammiferi vari, incluse varie specie di felini teorici (una sottospecie molto diffusa e rarissimamente visibile, spesso presentata come la grande attrazione di numerosi parchi e aree protette). Qui gli orari delle escursioni sono dettati dalla pioggia, che arriva puntuale alle cinque come il tè degli inglesi – e altrettanto fastidiosa. Ma a tutto c'è rimedio: basta sedersi in veranda a guardare i buceri in giardino con una tazza di masala chai per tornare a essere felici.
Ultimo ma non ultimo, il Lake Baringo. Ennesimo cambio di prospettiva, qui il fondale di scena è arido e secco, arbusti bassi e spinosi (aggettivo che uso a ragion veduta, se capite quello che intendo) e dirupi come scogliere di terra. C'è il lago, bellissimo, che ci regala migliaia di aironi, martin pescatori e tessitori. E poi c'è una savana apparentemente brulla e desolata, terra riarsa e apparentemente inospitale. Disabitata, se non fosse per una coppia di guide locali che come per magia tirano fuori decine di specie di uccelli mai visti prima, fino al gran finale a base di rapaci notturni.
Il viaggio finisce qui, senza aver nominato neanche en passant i vertiginosi panorami della Rift Valley, gli ippopotami e i coccodrilli del Masai Mara, i gruccioni gli storni e le nettarinie dai colori sgargianti. Un esercizio di natura, condiviso con una coppia di amici e pochissimi altri bipedi. Un modo diverso, ma straordinariamente affascinante, di (ri)scoprire il Kenya.
Kenya: Avventura ed emozioni
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Chiara Narcisi
Umoja, Il villaggio delle donne
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The rights we want:
"we want to choose our husband"
"we want to own the land"
"we want to go to school"
"we don't want to be cut anymore"
"we want also to make decision"
"we want respect in politics, to be leaders"
WE WANT TO BE EQUAL
- Rebecca Lolosoli -
L'Africa secondo i miei occhi
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