Ci sono viaggi che più di altri ti lasciano il segno. Incontri che non riesci più a dimenticare, che ti riempiono il cuore di gratitudine. Arriviamo in questo bellissimo luogo, conosciuto da tutti per i suoi numerosi templi che si accendono di un rosso vivo al tramonto ma Bagan non è solo questo, anzi, la vera Bagan è quella delle capanne fatte di paglia, nascoste solo alla vista di chi non vuole vedere, dove intere famiglie cercano di sopravvivere alla miseria. La donna che ci accoglie, ci mostra orgogliosa la sua casa: un unica stanza in cui sono ammucchiate delle stoviglie, qualcosa per lavarsi e dove, in un angolo, è buttato un modesto giaciglio. C è persino un vecchio specchio e, a me donna, fa pensare che anche qui, in mezzo a tanta desolazione, esistono una dignità ed un desiderio di bellezza che sorprendono. Fuori, nella veranda, ci sono dei bambini che ridono felici, come solo loro sanno fare, correndo dietro ad un piccolo aeroplano. Ci stupisce per la genialità con la quale è stato costruito ed è più bello di qualsiasi giocattolo che noi abbiamo mai visto.Ci guardiamo intorno smarriti mentre la tenerezza ed il dolore ci attanagliano il cuore ma, la dolcezza dei sorrisi che ci circondano, ci fa dimenticare il nostro imbarazzo e condividere con loro questi momenti di pura gioia.

Alessandra Rossi