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I Bugis delle isole Taka Bonerate, Sulawesi

L'isola di Selayar, situata all'estremità più meridionale di Sulawesi, è la naturale via di accesso al tranquillo ed isolato Parco Nazionale di Taka Bonerate. Le sue acque pullulano di colorate barriere coralline, spugne giganti, una grande ricchezza di specie ittiche e dugonghi endemici di queste acque, tartarughe e mante. Composto da 21 isole e atolli, Taka Bonerate è il terzo atollo più grande del mondo dopo le Isole Marshall e le Maldive. Prevalentemente coperta da foreste pluviali, Selayar vanta molte spiagge incontaminate di sabbia bianca.



Nel 2015 Wolfgang Widmoser ha solcato queste acque a bordo di una Phinisi, una tradizionale barca a vela Bugis, per visitare le isole dell’arcipelago di Selayar. Durante il suo viaggio, l'artista ha interagito strettamente con gli isolani e intrapreso diversi progetti artistici. Una delle sue principali intenzioni era, secondo le parole di Wolfgang, "di esplorare una realtà poco conosciuta". L'incontro con gli indigeni ha profondamente affascinato Wolfgang, offrendogli inoltre una rara opportunità di osservazione diretta ravvicinata della vita degli abitanti delle isole, in particolare dei Bugis. Per lui era come aver trovato un angolo di paradiso. Vedeva gli isolani come persone di buon cuore che conservavano il loro stile di vita tradizionale intatto, lontano dalla ruggente civiltà moderna. "Non hanno telefoni cellulari. Vivono in armonia con la natura, specialmente con il mare.



In effetti, penso che siano attaccati più al mare che alla terra", disse Wolfgang. Ai suoi occhi gli isolani sembrano una tribù nomade che trova una grande libertà nel mare. Questo viaggio ha dato a Wolfgang un’ottima occasione per realizzare ritratti di persone comuni. Le figure nei ritratti di Wolfgang raccontano qualcosa che supera la fisicità umana dei soggetti e dei loro ambienti circostanti.



Le sue opere vanno oltre il semplicemente dipingere le apparenze degli individui. Piuttosto, le opere rivelano un certo grado di surrealismo. Allargando i volti dei suoi soggetti, dettagliando ogni poro e ruga, e soprattutto evidenziando gli occhi come finestre dell'anima, Wolfgang aggiunge significati straordinari a soggetti altrimenti ordinari.