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Camaleonti

I camaleonti non cambiano colore per mimetizzarsi con l'ambiente circostante! Questa è una delle innumerevoli credenze di cui è stato oggetto questo straordinario animale per secoli. Nell'antichità, i camaleonti erano probabilmente considerati animali domestici (e trattati come tali) nei paesi dell'area del Mediterraneo: Aristotele descrive la loro capacità di cambiare colore e Shakespeare e i suoi contemporanei sostenevano che si nutrisse d'aria, convinzione probabilmente acquisita osservando i camaleonti rinchiusi in gabbia catturare gli insetti facendo saettare la lingua nell'aria. Nel mondo dei camaleonti, il colore è una lingua utilizzata per difendere il territorio, trasmettere emozioni e comunicare con i potenziali partner, oltre ad essere un modo per regolare la temperatura corporea. Il modo in cui queste variazioni di colore vengono ottenute è estremamente affascinante. Nello strato meno superficiale della pelle dell'animale si trovano delle cellule, dette cromatofori, contenenti pigmenti di colore diverso, in grado di espandersi e contrarsi in modo da far trasparire il pigmento. Le variazioni di colore sono controllate da una combinazione di attività ormonale e nervosa. Ad esempio, in un camaleonte impaurito o nervoso le cellule contenenti il pigmento marrone (melanina) si espandono, così che la sua pelle diventa più scura. Quando il camaleonte è tranquillo e rilassato, le cellule blu e gialle si combinano, dando luogo a sfumature più o meno intense di verde;mentre l'eccitazione sessuale produce un'esplosione di colori e disegni. Di notte, molti camaleonti appaiono di colore chiaro, quasi bianco, probabilmente a causa del completo rilassamento.