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Esperimenti di economia solidale a Salinas de Guaranda

Il territorio di Salinas de Guaranda, nella provincia del Bolivar, Ecuador, comprende il villaggio di Salinas e le varie frazioni distribuite nelle aree circostanti, e si estende dai 600 agli oltre 4000 metri di altitudine, arrivando a contare 10000 anime. Nel 1971 arrivarono qui un gruppo di salesiani e volontari dell'operazione Mato Grosso, intenzionati a portare avanti attività di sostegno sociale. All'epoca il villaggio era in condizioni di estrema arretratezza e povertà – non c'erano nemmeno acqua potabile o strade – ma, grazie all'iniziativa della popolazione indigena e al sostegno dei volontari, Salinas è riuscita a risollevarsi e a svilupparsi all'interno di un discorso di commercio equo e solidale.  Si iniziò creando una cooperativa di risparmio, con l'obbiettivo di restituire alla popolazione le terre controllate dai latifondisti, in modo che essa potesse beneficiarne direttamente. Le attività sono poi proseguite e cresciute negli anni: un particolare impulso al commercio venne dato nel 1982 dalla FUNORSAL (Fundacion de Organizaciones Campesinas de Salinas), una fondazione creata per coordinare le varie organizzazioni. Il riscatto di Salinas si è fondato dunque sulle risorse proprie del territorio e sulla forza dei suoi abitanti, ed è così che si è arrivati ad un modello di sviluppo che fa perno sul valore della comunità.  Nel 2006 vari gruppi di produttori e agricoltori si sono riuniti nella cooperativa del Gruppo Salinas, che conta al suo interno sei organizzazioni impegnate nella produzione e nel commercio di prodotti tipici, oltre che nel turismo responsabile – che porta i turisti a scoprire il vero volto dell'Ecuador – e in attività sociali. Considerate le significative variazioni di altitudine dei territori interessati, le varie comunità del Gruppo Salinas lavorano in climi e ambienti molto diversi tra loro, da cui conseguentemente escono prodotti dei più vari: fondamentalmente si tratta di prodotti alimentari, a cominciare dai formaggi e dagli insaccati che vengono venduti localmente, per continuare con infusi, torroni, oli essenziali, funghi secchi, zucchero, confetture, caffè e cacao, che vengono esportati all'estero. L'Italia è uno dei primi compratori del marchio Salinerito, simbolo di prodotti di qualità e soprattutto etici.
  In aggiunta ai prodotti alimentari, molto importante è poi la produzione di filati e vestiario lavorato artigianalmente, come i caratteristici poncho di alpaca, e poi maglioni, sciarpe, cappelli, e così via. Ad esempio del valore sociale del modello di sviluppo qui applicato si può portare la Asociación de Desarrollo Social de Artesanas  Texal , una comunità di donne, quasi tutte analfabete, creatasi nel 1976: queste donne non avevano mai avuto un'occupazione, ma con il loro impegno, unito a dei corsi di formazione ad hoc, hanno potuto sviluppare una loro professionalità. Le loro creazioni, abiti e accessori realizzati con materiali naturali e tecniche tradizionali, sono prodotti di qualità esportati con successo all'estero.  A Salinas valgono i principi dell'economia solidale, i ricavi delle vendite vengono reinvestiti nelle cooperative stesse e utilizzati per progetti a carattere sociale. La crescita economica e il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione procedono di pari passo: il coinvolgimento diretto nel lavoro e nei benefici da questo derivati fa sì che gli abitanti si sentano cittadini attivi e responsabili, parte viva della propria comunità.