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Introduzione alla fauna del Madagascar

Il Madagascar ha attratto su di sè le attenzioni dei naturalisti ben prima che Charles Darwin visitasse un altro gruppo di isole e mettesse a punto la teoria dell'evoluzione. A differenza delle Gallpagos, nate da eruzioni vulcaniche, il Madagascar un tempo faceva parte di un enorme supercontinente che copriva gran parte dell'emisfero meridionale. 200 milioni di anni fa (maf), quando i dinosauri dominavano la terra (i resti fossili del dinosauro più antico mai scoperti sono stati recentemente ritrovati nel sud del Madagascar), il Gondwana iniziò a separarsi fino a formare gli attuali continenti di Africa, Sud America, India, Antartide e Australia. Il Madagascar, ancora attaccato all'India, si separò dall'Africa 165 maf e andò alla deriva verso sud. Gli scienziati ritengono che 80 maf il Madagascar, e tutti i dinosauri che vivevano su quella terra, fossero già completamente isolati. Tuttavia, recenti scoperte sembrano indicare che a quell'epoca il Madagascar fosse ancora collegato all'India, che a sua volta era collegata da lingue di terra al Sud America mediante l'Antartide: ciò spiegherebbe le somiglianze genetiche tra i rettili del Sud America e quelli del Madagascar. è comunque probabile che molte delle forme di vita che si possono tuttora ammirare in Madagascar si siano sviluppate in completo isolamento. Probabilmente, gli antenati dei mammiferi terrestri e di molti dei rettili raggiunsero l'isola su tronchi d'albero o grossi rami alla deriva sul Canale di Mozambico. Pochi sopravvissero alla terribile traversata: la maggior parte degli animali africani (felini, canidi e relative prede, antilopi e altri ungulati) sono infatti assenti dal Madagascar. Nessuno sa con esattezza quante specie vivano oggi in Madagascar (forse 200.000 o più), ma l'80% di queste sono specie endemiche e la maggior parte di esse è dissimile da qualsiasi altra specie nota sul pianeta. 2000 anni fa in questo Eden fece la sua comparsa il predatore più vorace e temibile: l'uomo. Mille anni più tardi, oltre 25 specie di grandi dimensioni erano state spazzate via, incluse almeno 16 specie di lemuri (alcune delle quali grandi come gorilla), tre specie di ippopotamo nano e l'uccello più grande mai vissuto, l'uccello elefante (Aepyornis Maximus). Ci vollero altri 1000 anni perchè l'uomo si rendesse conto della propria follia ed iniziasse a proteggere invece di distruggere. Nel 1927 il governo coloniale francese creò le prime riserve, ma fu solo intorno al 1980 che le pressioni internazionali per la salvaguardia della biodiversità dell'isola spinsero il governo malgascio ad attuare una politica di conservazione organica ed efficace. Oggi il Madagascar è considerato una delle priorità mondiali in termini di conservazione. Molti parchi e riserve nazionali hanno abbracciato la filosofia dell'ecoturismo, probabilmente il modo migliore per il paese per ottenere la valuta estera necessaria per perseguire la politica di conservazione del suo straordinario ed inestimabile patrimonio naturale.