Un gioiello tra terra e mare
Pochi sanno che l'area su cui è stato istituito il Greater St. Lucia Wetland Park vanta una bio-diversità superiore al Kruger National Park o al Delta dell'Okavango in Botswana. Il parco racchiude un complesso ecosistema composto da cinque ecosistemi locali: un sistema marino caratterizzato dalle calde acque dell'Oceano Indiano, che ospita la barriera corallina più a sud dell'Africa, canyon sottomarini e lunghe spiagge sabbiose; un sistema di dune costiere intervallato da foreste sub-tropicali e ambienti paludosi; un sistema di laghi che include i due laghi di St. Lucia e di Kosi, che condividono lo stesso estuario, più i quattro grandi laghi interni di Sibaya, Ngobezeleni, Nord-Bhangazi e Sud-Bhangazi; il sistema paludoso di Mkhuze e Umfolozi, con paludi, canneti e macchie di papiro; e un sistema interno formato da savane e pianure formate dall'abbassamento del livello dell'acqua. Come è ovvio, in un'area così grande e con una tale varietà di habitat vivono moltissime specie di animali, tra cui il rinoceronte nero e un'ampia gamma di antilopi, e l'estuario del St. Lucia è uno dei posti migliori al mondo per osservare ippopotami e coccodrilli. Nelle acque dei laghi e dell'Oceano Indiano abbonda la fauna marina – balene, delfini, tartarughe e pesci tropicali lungo la barriera corallina. Inoltre, l'abbondanza di avifauna rende il Greater St. Lucia Wetland Park una delle destinazioni più ricercate per i birdwatcher di tutto il mondo.