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I Khmer nella Valle Mun

Il periodo storico relativo al ruolo di dominazione Khmer sul Sud Est Asiatico è antecedente il Regno del Siam. Le opere architettoniche principali realizzate in quella che è l odierna Thailandia dai grandi conquistatori cambogiani e tramandateci fino ad oggi risalgono ad un arco temporale che si estende tra l inizio del X e la metà del XIII secolo. Il grande Re Jayavarman VII fece costruire nel cuore di Angkor il celebre tempio del Bayon con le sue possenti torri dalle quali giganteschi, enigmatici e misteriosi volti di pietra scrutavano l orizzonte in direzione degli sconfinati possedimenti dell Impero. Per consentire ai colossali e silenziosi guardiani di sorvegliare attentamente su tutte le province fu realizzata una fitta rete stradale che originava dal Bayon e conduceva alle città periferiche più strategiche. Tra queste, la Dharmasala Route era la più importante. Dopo aver attraversato le fertili pianure cambogiane in direzione nord-ovest ed aver raggiunto il Bantey Chhmar, il colossale monastero che il Re edificò in memoria del figlio caduto in combattimento, la strada si inerpicava tra le vette della catena del Dangkrek che delimita l altopiano superiore dell odierna Thailandia. Da lì a breve il percorso raggiungeva due gioielli architettonici edificati dai suoi predecessori: i monumentali templi del Muang Tam e del Phanom Rung. Costituito da un unica torre centrale con Mandapa e racchiuso da 3 possenti fila di mura perimetrali, il Phanom Rung torreggia imperioso alla sommità di una collina naturale la cui vetta venne livellata. La costruzione inizia molto probabilmente nell XI secolo sotto la dominazione di Re Suryavarman I. Nel XII secolo diviene la fissa dimora di Narendraditya, cugino di Suryavarman II che dopo una fulgida carriera militare decide di ritirarsi e dedicarsi alle attività spirituali. Tra tutti i monumenti tramandatici dai Khmer, il Phanom Rung è probabilmente il più ricco di sculture, di bassorilievi nonchè di incisioni in Sanscrito. Di queste ultime se ne contano ben undici! Una lunga scalinata sale il pendio e conduce fino al secondo muro di cinta che sul frontone propone un raffinatissimo bassorilievo di Shiva mentre con lo sguardo incenerisce Kama, il Dio dell amore.