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Impressioni dalla Terra di Canada: il cielo sottosopra.

È azzurra, verde, bianca di spuma. Blu, colore del Mediterraneo. Poi è turchese, opale incastonato tra le montagne, celeste slavato, grigia dell ardesia dei tetti di Parigi. Sciaborda, scorre, giace placida e immota, si insinua, appare improvvisa da dirupi scoscesi. La forma dell acqua, in Canada, è mutevole e imprevedibile; è violenza di fiumi e torrenti, frastuono di cascata, laghi come ferite, estuari immensi come oceani e oceani a perdita d occhio. Ma sopratutto, è acqua di cristallo, pura di ghiaccio, che attira irresistibilmente a sé tutto quanto vi si affaccia: alberi, montagne, case, animali, uomini, sogni. È il cielo, sottosopra. BALENE
Ecco, ci vuole silenzio. Per evocare una balena c è bisogno innanzitutto di un enorme silenzio, un silenzio complice, raccolto, da fare possibilmente da soli su un promontorio affacciato sul mare. Il mare, poi. Se c è, tanto meglio, ma non è che sia proprio necessario. Basta avercelo dentro, il mare. Tutto qui. Allora: fai conto un silenzio così, che non c è mai stato rumore. Piove. Meglio: piove che sembra non abbia mai fatto altro su questa terra. Tu sei lì, sola, sentinella della fine del mondo. Senti freddo, cominci anche a tremare e quasi quasi è ora di andare via. E però. Quello che senti, improvviso ma non inatteso, è uno sbuffo che si porta via tutto quel silenzio, lo scaraventa lontano, lo infrange sugli scogli e poi, dolcemente, lo ricompone intorno a un ultimo batter di pinna. Solo che non è più lo stesso silenzio di prima. Quello è il silenzio incantato che fanno le balene quando se ne vanno e ti lasciano da sola sotto la pioggia, e forse avresti pure voglia di piangere. Una roba speciale. Un dolore struggente, ma che non fa male, il modo più dolce di rubarti l anima. Una meraviglia, a saperla immaginare. HAIKU
La neve zittisce la terra. Batte silenzioso il cuore della foresta Antonello Bacci
Patrizia Colagrossi