La Baja California du Sur
Questa volta si parte per il Messico. Abbiamo deciso di visitare la capitale prima di spostarci in Baja California. Trascorriamo due giorni piacevoli in questa città così caotica, spostandoci principalmente con la metropolitana tranne la sera. Naturalmente una visita al Museo Antropologico è una tappa d obbligo, per gli amanti del genere, così come non si può mancare di visitare il sito di Teotihuacàn. Noi riusciamo ad essere lì abbastanza presto in modo da evitare le orde di turisti che, ad una certa ora, si affollano lungo i gradini delle piramidi del Sole e della Luna. Questo ci consente anche di scattare delle belle fotografie in tutta tranquillità. Dopo la confusione di Città del Messico ci fa piacere ritrovarci nella rilassatezza di La Paz, capitale della Baja California del Sur, dove ritiriamo la nostra auto. Il clima è piacevolissimo ed approfittiamo subito delle spiagge che si trovano nella zona, non prima però di esserci gustati una buonissima zuppa di pesce fresco, in un ristorantino sul mare. Le spiagge sono tutte diverse ma il colore del mare è sempre splendido e ne approfittiamo per riposarci qualche giorno. Non manchiamo di visitare anche la cittadina di Todos Santos dove conosciamo un simpatico anziano che ci invita a visitare il Centro Culturale del paese ed è molto orgoglioso di illustrarci quello che vedremo. I giorni volano, ma dobbiamo lasciare La Paz per dirigerci verso il nord. La nostra tappa è Loreto e ci preoccupa un po dover percorrere 350 chilometri senza poter fare delle soste degne di nota. La strada principale che attraversa la Baja California è buona, anche se occorre fare attenzione ai dossi, ai famosi topes e ad eventuali attraversamenti improvvisi di animali. Il tragitto è lungo e soprattutto noioso perché il paesaggio non ci colpisce in maniera particolare. Loreto, a parte la missione che si trova vicino alla piazza principale, è essenzialmente il punto di partenza per visitare l arcipelago che si trova di fronte e per praticare la pesca d altura (attività prediletta dagli americani). L escursione che organizziamo all isla Coronado si rivela entusiasmante per la bellezza del luogo. Finalmente possiamo fare un po di snorkelling anche se l acqua è fredda. La spiaggia dove ci fermiamo è splendida e ci consente di scattare delle belle fotografie. Durante il nostro soggiorno a Loreto tentiamo di andare alla missione di S. Francisco Javier ma la strada si rivela impraticabile con una macchina come la nostra quindi, dopo pochi chilometri, siamo costretti a tornare indietro. Ripartiamo per Mulegè, che sarà la nostra base nei giorni successivi. Questo tragitto, a differenza del precedente, si rivela molto bello ed il paesaggio ci ripaga continuamente con degli scorci ogni volta diversi. Passiamo dal deserto punteggiato di cactus al mare, costeggiando la Baya Conceptiòn fino ad arrivare all oasi di Mulegè. Il paesino si è sviluppato lungo il rio Mulegè e si affaccia sul mare. Visitiamo la bellissima missione di Santa Rosalia, che si erge su una collina da dove si può ammirare il corso del fiume che si snoda lungo la valle. Trascorriamo pigramente il nostro tempo gironzolando tra le varie spiagge della zona. Non c è che l imbarazzo della scelta, visto che, nei circa 80 chilometri della baia, ci sono diverse calette dove è anche possibile campeggiare. Siamo pronti per la tappa successiva del nostro viaggio che prevede la visita della cittadina di Santa Rosalia, un paesino minerario di origini francesi. Con le sue case in legno tutte colorate ci fa pensare ad un vecchio villaggio del Far West. La nostra destinazione finale è S.Ignacio ed i chilometri da percorrere non sono molti. La strada inizia costeggiando il mare e prosegue lungo una valle dove, improvvisamente, si staglia la sagoma imponente del vulcano de Las Tres Virgenes. Ci inerpichiamo tra le montagne mentre il colpo d occhio sulla valle è affascinante: una distesa sterminata di cactus dove lo sguardo può perdersi all infinito. Arriviamo al paesino di S. Ignacio, un altra piccola ed inaspettata oasi. Qui le uniche attività sono visitare le pitture rupestri della zona oppure, quando è periodo, effettuare un escursione nella baia di S.Ignacio per osservare il passaggio delle balene. Essendo appena terminato il momento giusto per questo tipo di attività, contattiamo l associazione delle guide locali per un eventuale visita alle pitture rupestri. Ci sconsigliano subito di raggiungere i siti con la nostra macchina vista l impervietà del percorso, per cui decidiamo di limitarci alla visita della splendida missione che si affaccia sulla piazza del paese. Ormai è tempo di tornare indietro e cerchiamo di abbreviare al massimo le nostre soste lungo la strada del ritorno, perché è nostra intenzione raggiungere la punta estrema della penisola. In un paio di giorni e pernottando nuovamente a Loreto, riusciamo a raggiungere San Josè del Cabo e lì rimaniamo sorpresi dal caos. Per la prima volta abbiamo difficoltà a parcheggiare la nostra auto e siamo seriamente preoccupati per quello che troveremo a Cabo San Lucas. Le due località marine sono collegate da un breve tratto di autostrada dove si susseguono una serie ininterrotta di prestigiose catene alberghiere. La cittadina non ci piace e riflette proprio l idea che avevamo in mente. Se però lo scopo del soggiorno è il divertimento, qui ci sono locali di ogni tipo e per ogni gusto ma questo ha penalizzato duramente la natura. Ci siamo spinti fin qui solo per vedere la punta estrema della penisola ma ci rendiamo conto che, soltanto attraversando in incognito la proprietà di un hotel della cittadina, possiamo ammirare finalmente l oceano Pacifico che si incontra con il Mar di Cortès.. La nostra caparbietà e curiosità sono così ripagate da uno spettacolo della natura veramente stupendo. Ci inquieta la potenza delle onde che s infrangono sulla riva, tanto che un cartello vieta persino di camminare sulla battigia. Il bilancio di questo viaggio è comunque positivo perché abbiamo scoperto dei posti splendidi e perché penso che ogni luogo vada visto e che l importante è non perdere mai la curiosità per ciò che non conosciamo; ognuno valuta poi ogni situazione secondo le proprie inclinazioni e desideri personali. Buon viaggio a tutti! Alessandra Rossi