Ongava Game Reserve - Andersson's Camp

Andersson's Camp prende il nome da Charles Andersson, l'esploratore svedese che per primo ha 'scoperto' 'l'Etosha Pan con Sir Francis Galton nel 1851.  Situato sullo sfondo dei Monti Ondundozonanandana, è circondato da pianure in cui risaltano le macchie dei terreni ricchi di calcarea bianca.  Questa ex cascina è stata ricostruita con il gusto adeguato per gli standard attuali.  L'antica casa colonica oggi costituisce il corpo principale del camp, che dispone di 20 tende (16 abitazioni con due letti e 2 per nuclei familiari) che si irradiano verso l'esterno, nei boschi di mopane e zone appartate tipiche della regione.  Le tende sono un mix intelligente costituito da pietra calcarea utilizzata per i rivestimenti, tela e legno, con doppia porta ingresso e una piccola veranda che è un'estensione della piattaforma di legno rialzata, su cui sono costruite le tende.  Ognuna dispone di bagno privato.  Le unità familiari comprendono due tende collegate tra loro da una passerella rialzata.  La sua posizione in prossimità del Etosha National Park ne fa un luogo ideale per compiere escursioni giornaliere per visitare il Parco.  Queste possono essere organizzate sia con la formula self-drive che con assistenza delle guide.  L'Etosha National Park è la destinazione con la fauna selvatica più importante della Namibia.  Con una superfice che è grande quasi quanto tutta la Svizzera, è certamente uno dei più importanti parchi dell'Africa.  Grandi branchi di animali di pianura si concentrano intorno alle pozze d'acqua nella stagione secca, mentre le sporadiche precipitazioni dei mesi estivi, producono una profusione di vita nuova. Andersson's Camp è un modello di insediamento eco-sostenibile, che fornisce l'alloggio per un numero limitato di ospiti, piccoli gruppi, famiglie e viaggiatori indipendenti, fornendo un facile accesso all'Etosha National Park.  E' anche facilmente accessibile per i viaggiatori self-drive, che vogliono raggiungere il campo con il loro mezzo.  L'impatto ambientale per la gestione del campo è ridotta a livelli minimi, mentre la maggior parte della vegetazione naturale è stata salvaguardata e mantenuta allo stato selvatico.