Ogni anno migliaia di persone, o meglio, trekker, si preparano per compiere il loro ambizioso progetto di scalare il monte Kilimanjaro, la montagna più alta del continente Africano, ed una tra le 7 vette del pianeta più ambite dagli scalatori di tutto il mondo. I suoi fianchi possenti e la vetta scintillante di ghiaccio, le viste dalle sconfinate savane della regione, fanno pensare più a un sogno piuttosto che alla vera possibilità di raggiungerne la cima. Nonostante a suo favore giochino parecchi elementi come il clima mite, la possibilità di accedervi lungo percorsi agevoli che non richiedono alcuna esperienza alpinistica, la facile reperibilità di portatori e guide, un gran numero dei viaggiatori che si imbattono in questa avventura non riescono a raggiungere la Uhruru Peack, alta 5895 metri. Le vie più conosciute per raggiungere la vetta sono la Marangu Route, più veloce e ripida che si avvicina da sud-est e la Machame Route, più lenta e tranquilla che si avvicina da sud-ovest. I nostri trekking sul Kilimanjaro prevedono la salita seguendo queste due vie. Qui di seguito proponiamo l'itinerario della
via Machame, soprannominata la "via del Whiskey" probabilmente per i suoi paesaggi inebrianti; è quella che noi preferiamo, vista la maggiore possibilità di acclimatamento all'alta quota, e al tipo di trekking con campi tendati, sempre molto allettante per chi ama l'escursionismo più selvaggio. Il viaggio ha una durata di 7 notti con partenza da Arusha e viene organizzato con assistenza di qualificate e certificate guide locali; tutti i pernottamenti previsti sono in campi tendati, appositamente attrezzati dai nostri portatori. Particolare attenzione viene prestata al monitoraggio del mal di montagna (Acute Mountain Sickness AMS) da parte dei viaggiatori, che rappresenta l'insidia più rischiosa sia per la riuscita della scalata, che per l'incolumità stessa del viaggiatore.
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